Napoli 25 luglio 2012- Come annunciato lo scorso 10 luglio, i farmacisti entrano in sciopero domani giovedì 26 luglio. Lo fanno per protestare contro la spending review, i tagli imposti dal governo, che secondo la categoria penalizzano fortemente il settore farmaceutico. a rischio 20mila posti di lavoro con esuberi che in regioni come la nostra potrebbero toccare centinaia e centinaia di lavoratori. con una farmacia ogni quattro esposta al rischio della chiusura. La manovra avrebbe dovuto tagliare i rami secchi della spesa farmaceutica, mantenendo quelli sani. Paradossalmente è successo il contrario con l’introduzione di un’ulteriore tassa dell’1,83% sul fatturato della farmacie. E se a livello nazionale ci sono delle problematiche in Campania la situazione è drammatica. Tra ritardo dei pagamenti da parte delle Asl e i prestiti che i farmacisti sono costretti a contrarre, il fallimento del sistema è ormai dietro l’angolo. Il settore ormai lavora in perdita incapace di assicurare la gestione di impresa: ciò mette a rischio l’occupazione, con ogni farmacia che dovrà rinunciare a un dipendente. Si parla di oltre mille unità a rischio proprio in un settore che non ha mai fatto uso di forme di precariato. E già sono stati trasformati contratti a tempo pieno in part time. Il problema è di Napoli, dove con l’ Asl Napoli 1 si arriva a dieci mesi di ritardo, ma anche di Caserta e perfino Benevento dove si sono toccate le sette mensilità non corrisposte.
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